
Favorire lo sviluppo di startup e imprese innovative e promuovere il talento dei giovani italiani. Sono questi gli obiettivi del Club degli Investitori, il più grande network di business angel In Italia, che ha da poco acquisito come nuovo membro John Elkann, il cui ingresso è stato ufficializzato al termine dell’assemblea annuale dei soci del Club, che ha sede presso il Talent Garden Fondazione Agnelli di Torino.
Il Club degli Investitori è composto da imprenditori che investono direttamente in quote di partecipazione di startup o di piccole imprese innovative ad elevato potenziale di crescita. «Siamo molto soddisfatti che John Elkann abbia deciso di far parte del Club – spiega il presidente Giancarlo Rocchietti – Questo dimostra che siamo una delle più dinamiche realtà a supporto delle nuove imprese innovative del nostro paese».
«Sono felice di iniziare questa collaborazione con il Club degli Investitori, che negli ultimi anni è cresciuto fino a diventare un solido punto di riferimento nel panorama imprenditoriale torinese e del nostro Paese – commenta John Elkann – Unire le forze con i soggetti istituzionali e privati della nostra area che favoriscono lo sviluppo di imprese innovative è fondamentale: sono queste complementarità, insieme a partnership internazionali di alto livello, che possono davvero fare la differenza, creando nel tempo un sistema territoriale dinamico e ricco di opportunità».
Il Club degli Investitori, che attualmente finanzia 20 startup italiane appartenenti a diversi settori, ha da poco investito 500 mila euro in Sfera, società agricola innovativa che ha l’obiettivo di costruire serre di grandi dimensioni altamente tecnologiche per la produzione e la commercializzazione di ortaggi coltivati con metodi idroponici. Fondata da Luigi Galimberti nel 2016, Sfera utilizza sapientemente terra, acqua ed energia per migliorare la qualità e la sicurezza, sia dei prodotti che delle condizioni di lavoro del personale. La coltivazione idroponica permette di ottenere numerosi vantaggi rispetto ai metodi tradizionali: il consumo di acqua è ridotto fino al 90% grazie all’irrigazione a goccia, la produzione è di 40 kg di prodotto per metro quadrato, vengono creati nuovi posti di lavoro nelle aree che ospitano le serre e il consumatore avrà a disposizione un prodotto di qualità organolettica superiore.